Cefpas FlashNews 19 febbraio 2021
In partenza al CEFPAS la Formazione Manageriale per Direttori Generali, Sanitari e Amministrativi
Il D.A. Salute n. 1085 del 20 novembre 2020, pubblicato nella GURS n. 61 dell’11 dicembre 2020, recepisce e adotta l’Accordo Stato Regioni Rep. Atti n. 79 del 16 maggio 2019, regolamentando la disciplina inerente all’accesso e all’organizzazione del corso di formazione per direttore generale. Vengono revocati il D.A. 3245/2009 e il D.A. 986/2010. Gli aspetti organizzativi e didattici sono esplicitati nelle Linee guida allegate al Decreto che affida in via esclusiva al CEFPAS l’organizzazione del corso di formazione manageriale per direttore generale e autorizza l’ente ad attivare un corso unico per DG, DS e DA, articolato in un percorso base comune e in sessioni specifiche per i tre ruoli.
Il D.A. Salute n. 47 del 27 gennaio 2021, pubblicato nella GURS n. 6 del 12 febbraio 2021, regolamenta la disciplina relativa ai corsi per direttore sanitario, direttore amministrativo, direttore di struttura complessa nonché la ricertificazione per DS e DSC e il corso integrativo, rivolto ai DSC, per acquisire l’attestato di formazione manageriale per DS.
Il progetto formativo del CEFPAS, della durata complessiva di 250 ore, si snoda attraverso un core course di 120 ore comune alle tre figure dirigenziali (DG,DS, DA) e un successivo percorso di 130 ore di approfondimento tematico, specifico per ciascun ruolo. Prove di selezione e valutazione sono previste in ingresso e al termine del percorso. I partecipanti presenteranno un project work individuale che sarà discusso all’esame finale. Ogni corso potrà essere erogato in tre soluzioni, a seconda delle preferenze espresse dalla maggioranza dei partecipanti: intensivo (durata 4 mesi; la formazione d’aula sarà erogata in 8 gg./mese), semintensivo (durata 8 mesi; la formazione d’aula sarà erogata in 3 gg./mese), annuale (durata 12 mesi; la formazione d’aula sarà erogata in 2 gg./mese).
I requisiti per la partecipazione al corso di formazione manageriale per DG sono specificati all’art. 3 del D.A. 1085/2020; quelli del corso per DS e DA sono indicati dal D. Lgs 505/1992 e s.m.i., richiamati all’art.2 del D.A. 47/2021.
La quota di partecipazione, a carico dei singoli partecipanti, è fissata in 3.500 euro.
Il possesso del titolo manageriale per direttore amministrativo o sanitario acquisito in corsi autorizzati in data successiva al D.A. n. 1085/2020 verrà riconosciuto come credito formativo per accedere al corso per direttore generale. Il conseguimento dell’attestato di formazione manageriale per DS o DA con i corsi autorizzati in data successiva al D.A. Salute n. 1085/2020 riconoscerà il credito formativo di 120 ore del percorso base per l’eventuale partecipazione al percorso specifico per DG. Il percorso specifico ha un costo di 2.000 euro.
Per informazioni e preiscrizioni cdf@cefpas.it
Aperte le iscrizioni al Corso “Operatore Socio Sanitario (OSS)”
È possibile iscriversi, fino a completamento dei posti disponibili in aula, al Corso di “Operatore Socio Sanitario (OSS)” di 1000 ore organizzato dal CEFPAS.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire, utilizzando lo schema reperibile su www.cefpas.it , direttamente al protocollo del Cefpas (lunedì -venerdì 9-13) o a mezzo pec a cefpas@legalmail.it o a mezzo raccomandata A/R indirizzata a CEFPAS - Via G. Mulè, 1 93100 Caltanissetta con oggetto “Richiesta Partecipazione Corsi OSS”. In quest’ultimo caso, farà fede il timbro di accettazione postale.
Il corso sarà erogato in modalità blended, ovvero in presenza e a distanza, secondo le direttive dettate dall’emergenza sanitaria e prevede: un modulo di base per la formazione di tipo teorico (200 ore); un modulo professionalizzante di 350 ore (250 ore di formazione teorica e 100 ore di esercitazioni pratiche); 450 ore di tirocinio guidato, presso le strutture ed i servizi nel cui ambito la figura professionale dell’operatore socio-sanitario è prevista, da svolgere a conclusione del modulo di base e del modulo professionalizzante.
Il bando di partecipazione, come da nota del DASOE Assessorato della Salute Regione Siciliana DDG 1081 del 10 dicembre 2020, prevede l’accesso al corso ai soggetti che abbiano compiuto la maggiore età e che abbiano assolto al diritto/dovere all’istruzione e formazione professionale ai sensi della normativa vigente, rientrando in una delle seguenti fattispecie: qualifica triennale rilasciata nell’ambito dei percorsi di Formazione Professionale ai sensi del D.lgs. 76/2005; assolvimento obbligo scolastico ai sensi della L. n. 296/2006; titolo di studio conclusivo del primo ciclo — terza media o dei percorsi di istruzione tecnica e professionale per i soggetti che hanno conseguito i titoli in vigenza dei vecchi ordinamenti. A differenza delle edizioni precedenti non è necessario il possesso della qualifica di OSA. La quota di partecipazione è di Euro 2.400,00 da versare in quattro rate. Il primo versamento al momento dell'iscrizione e l'ultimo prima degli esami finali.
Per informazioni corsioss@cefpas.itServizio Comunicaizione, serviziocomunicazione@cefpas.it
Comunicazione integrata per la salute: al DASOE il Tavolo Tecnico Permanente
Istituito con D.A. dello scorso 10 dicembre, il Tavolo tecnico regionale permanente “Comunicazione integrata per la salute del SSR”, supporterà l’Ufficio speciale “Comunicazione per la salute” presso il Dipartimento Assessoriale Osservatorio Epidemiologico sviluppando pareri, atti e progetti utili al coordinamento degli Uffici di Comunicazione delle Aziende del Sistema sanitario regionale, alle attività di comunicazione, alla pianificazione delle attività di comunicazione istituzionale e di informazione, “in conformità alle previsioni contenute nella legge n. 150/2000, finalizzate alla promozione della salute ed al rafforzamento della rete di competenze con gli altri attori per lo sviluppo di strategie comunicative ed informative centrali e territoriali su tutti i segmenti della comunicazione sanitaria”.
Il tavolo supporterà inoltre l’Ufficio nella fase di “elaborazione del piano di comunicazione annuale e pluriennale, nella gestione editoriale del portale Costruire Salute, nella pianificazione di produzione editoriale, pubblicazioni, eventi, convegni e congressi in materia sanitaria, in stretto rapporto con le strutture dipartimentali competenti; nell’impiego delle risorse finanziarie, anche extraregionali, sulla comunicazione, ottenute attraverso la partecipazione a bandi e call for action europei”.
Presidente del Tavolo, l’Assessore regionale per la salute mentre il coordinamento è affidato al dirigente responsabile dell’Ufficio speciale “Comunicazione per la salute” attualmente la dott.ssa Daniela Segreto, con funzioni di vice-presidente.
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Vaccino covid19 per gli over80 in Sicilia
Con oltre centomila prenotazioni è in corso in Sicilia la campagna vaccinale per i cittadini siciliani over80. Il sistema di prenotazione messo in campo dalla Regione Siciliana, prima regione d'Italia ad avviare il sistema di prenotazione online del vaccino anti Covid, prevede da giorno 8 febbraio la registrazione del cittadino classe 1941 tramite l’apposito form di prenotazione predisposto dalla Struttura commissariale nazionale per l'emergenza pandemica e realizzato da Poste Italiane. Il sito prenotazioni.vaccinicovid.gov.it., raggiungibile anche attraverso il portale siciliacoronavirus.it e tutti i siti delle Aziende del sistema sanitario regionale, prevede l’inserimento dei dati anagrafici, della tessera sanitaria e consente di scegliere il Centro vaccinale siciliano più vicino per la somministrazione del vaccino. Per la prenotazione, oltre alla piattaforma online, è stato attivato un call center dedicato che risponde al numero verde 800.009.966 da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi). Il governo regionale conta di avviare le prime vaccinazioni sui cittadini prenotati già dal prossimo 20 febbraio, mentre dal primo marzo prenderà il via la campagna domiciliare per coloro che non possono raggiungere autonomamente i Centri vaccinali
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Alcol e droghe: un master europeo in una prospettiva multidisciplinare
Riceviamo e pubblichiamo
Il Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università di Torino ha approvato la proposta di attivazione del Master europeo su droghe e alcol (EMDAS) - edizione 2021/23. Ne sono partner l’Università di Aarhus (Danimarca), la Middlesex University (Gran Bretagna) e l’Università Miguel Hernandez de Elche (Spagna). Il Master si avvale inoltre della collaborazione dell’EMCDDA di Lisbona e dell'Università del Piemonte Orientale.
Il programma del Master si prefigge l’obiettivo di dare agli studenti (sia laureati che intendano specializzarsi, sia operatori e responsabili dei servizi per le dipendenze) l’opportunità di approfondire il tema del consumo e dell’abuso di sostanze legali e illegali e dei comportamenti a rischio in una prospettiva multidisciplinare e internazionale. Un’occasione unica per affrontare queste tematiche complesse in un’ottica comparativa.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.emdas-to.it
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Rapporto ISS COVID-19 n. 2/2021 - Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19
Riceviamo e pubblichiamo
Dall’inizio della pandemia, per rispondere alle emergenti esigenze di
riorganizzazione della rete assistenziale in area materno-infantile, si è
resa necessaria una revisione dei percorsi di presa in carico delle
donne in gravidanza, delle madri, dei padri e dei neonati. La pressione
epidemiologica iniziale, soprattutto nelle aree più colpite del Paese,
ha portato i servizi sanitari regionali a definire percorsi
assistenziali basati sulla disponibilità organizzativa e logistica del
momento. Inoltre, nella fase iniziale dell’epidemia COVID-19, tra
gennaio e marzo 2020, le evidenze scientifiche a supporto di tali
decisioni erano ancora scarse e non sempre univoche. Attualmente la
letteratura a disposizione indica in maniera più consistente quali siano
le pratiche clinico-assistenziali appropriate per la presa in carico
del percorso nascita in donne con infezione sospetta o confermata da
virus SARS-CoV-2.
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente Link
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ISS e UNICEF Italia su COVID-19 e maternità: l'allattamento dovrebbe continuare ad essere incoraggiato
Riceviamo e pubblichiamo
È stata pubblicata sulla rivista Breastfeeding Medicine, l’indagine internazionale condotta e coordinata dall’Harvard Medical School di Boston (Massachusetts - USA) e alla cui realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, ISS e UNICEFItalia. Lo studio, che ha visto coinvolte a livello mondiale 357 madri provenienti da 31 paesi, 129 delle cui erano madri di neonati di età ≤30 giorni, mirava alla raccolta dell’esperienze di maternità delle madri affette da COVID-19, al fine di descrivere l’impatto psicologico della separazione dal bambino per poter stimare l’eventuale effetto di questa pratica molto diffusa nei primi mesi della pandemia.
Lo studio ha rilevato uno stato di angoscia in quasi il 60% delle madri che, a causa della loro positività al SARS-CoV-2, sono state separate dai loro neonati; uno stato emotivo che, in misura più lieve, ha comunque riguardato la quasi totalità (il 78%) delle mamme che hanno sperimentato la separazione. Inoltre, quasi 1/3 di esse non è stato in grado di allattare una volta riunite con i loro bambini, nonostante innumerevoli tentativi. Di contro, non è risultato statisticamente significativo il rischio di ospedalizzazione fra i bambini allattati le cui mamme COVID positive hanno praticato il contatto pelle-a-pelle e il rooming-in, ed inoltre, solo il 7,4% dei neonati di età ≤3 giorni è risultato a sua volta positivo.
“Le madri positive al virus
SARS-CoV-2 potrebbero allattare in sicurezza e mantenere il contatto stretto
con i loro bambini”- riporta Angela
Giusti, ricercatrice
dell’ISS e co-autrice dello studio - “Separare
le madri dai propri bambini e bambine causa alle madri stesse una condizione di
stress e può compromettere l’allattamento. Inoltre per i neonati che non sono stati allattati direttamente al seno e che
non hanno avuto un contatto pelle-a-pelle, è risultato meno probabile
l’allattamento esclusivo nei primi tre mesi. La nostra ricerca rafforza,
quindi, la raccomandazione che l'allattamento dovrebbe continuare ad essere
incoraggiato e sostenuto anche in questa era pandemica e che esso è indicato
anche per le madri infettate dal SARS-CoV-2”.
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