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Cefpas FlashNews 6 dicembre 2017

 
Servizio Comunicazione CEFPAS
Cefpas FlashNews 6 dicembre 2017
di Servizio Comunicazione CEFPAS - mercoledì, 6 dicembre 2017, 14:54
 


Cefpas FlashNews  6 dicembre 2017





Spenti i riflettori sulla tappa nissena del Salus Festival 2017. Appuntamento ad Agrigento per la conclusione

Caltanissetta, 3 dicembre – Agrigento 14 – 15 dicembre 2017.

Ultimata la tappa nissena, lo scorso 3 dicembre, con la ormai consueta passeggiata della salute, la terza edizione del Salus Festival si sposta ad Agrigento, per la fase conclusiva, che si svolgerà il 14 e il 15 dicembre prossimi.

Sempre più ricca l’offerta di eventi rivolti alla popolazione.  E quando l’offerta è pregevole le risposte non si fanno attendere.

Affollatissima l’aula magna di Palazzo Moncada, sede del Consorzio universitario, per partecipare all’incontro con “Nao”,  un robot alto appena 60 cm per 5 kg di peso,  che aiuta le persone a spettro autistico. Stiamo parlando del convegno Mi chiamo Nao,  organizzato a cura dell’Asp, dell’Associazione Ispedd, della cooperativa sociale Consenso, Progetto di Vita Onlus e Rumore del silenzio. “Nao non si sostituisce al terapeuta ma ottimizza il suo ruolo fornendo rinforzi di tipo emotivo e affettivo migliorando del 30% le abilità sociali dei pazienti. I primi risultati – ha affermato Renato Scifo, direttore neuropsichiatria infantile del presidio ospedaliero di Acireale – sono entusiasmanti e promettono bene per sviluppare le competenze metacognitive, linguistiche e valutare l’efficacia dei trattamenti. Grazie a Nao i pazienti con disturbi dello spettro autistico sono riusciti a interagire  con persone al di fuori del centro come nel caso del laboratorio teatrale realizzato grazie alla collaborazione degli studenti,  nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Nao è stato il primo umanoide utilizzato nei progetti di teatro terapia e ha indossato i panni dell’uomo di latta della rappresentazione del Mago di Oz messa in scena  con i ragazzi del centro”.

Cronaca di un successo annunciato, quella del convegno su Alimentazione, attività fisica e sport, sani stili di vita che ha visto come ospiti d’eccezione, Totò Schillaci, indimenticato campione di calcio,  Alessandro Campagna commissario tecnico della nazionale italiana di Pallanuoto maschile, Maria Cocuzza ballerina, ginnasta, giudice di gara internazionale e allenatrice e Francesco Venza direttore generale dell’Orlandina Basket, che hanno  ribadito l’importanza di uno stile di vita attivo, di un’alimentazione bilanciata e dell’importanza di praticare sport a partire dalle scuole primarie, nella sala Moncada del teatro Rosso di San Secondo, colma di persone. Sala altrettanto gremita, per lo spettacolo Salv_ami, dove attraverso la storia di Said, un bambino di 7 anni, affetto da displasia all’anca che durante la guerra lascia la Libia alla ricerca, assieme ai suoi genitori, di una cura e di un futuro migliore in Sicilia, vengono affrontati i temi dell’immigrazione, del bullismo, della disabilità con il linguaggio della danza, della recitazione, della musica e della fotografia che ha conquistato il pubblico presente in sala.

E ancora Salvate il soldato Brain, che ha posto l’attenzione sul nostro cervello per indagare sull’incidenza dell’ictus al fine di prevenirlo e via discorrendo.

Una citazione merita sicuramente l’esperienza di Quartieri in salute, con i suoi  ambulatori e le visite gratuite, allestiti all’interno della scuola del quartiere Angeli,  che hanno visto  una grande affluenza da parte della popolazione. Esperienza che verrà ripetuta a gennaio,  in un altro degli otto quartieri individuati.  Nel frattempo, i banchetti informativi delle associazioni, resteranno allestiti: Allattamore, Admo (Associazione donatori midollo osseo), Aid (Associazione italiana dislessia), Aipd (Associazione italiana persone down), Aistom (Associazione italiana stomizzati), Avis (Associazione italiana volontari del sangue), Caritas, Casa delle Culture, Centro antiviolenza Galatea, Consorzio Italiano Riabilitazione, Fidas, Euroform, Inps e Inail, Progetto Luna, Protezione Civile, Rete della fertilità, Associazione italiana celiachia, Unione italiana ciechi e 118.

Luigia Carbone, carbone@cefpas.it           

 

 

 

Anche la settima arte fa tappa a Caltanissetta con il Salus CineFestival

Caltanissetta, 1 - 2 dicembre 2017

La tappa nissena del Salus festival, segna sempre un distinguo rispetto alle altre. Sia perché Caltanissetta è la città promotrice. Sia perché qui, assieme con la salute ha deciso di fare una sosta anche la Settima arte. E sì. Perché a Caltanissetta ha luogo il Salus CineFestival, rassegna cinematografica di cortometraggi, felice incontro tra cinema e cultura della salute, giunto anch’esso alla sua terza edizione. Quest’anno, i corti in gara hanno spaziato dal tema dell’Alzheimer a quello dei disturbi alimentari e del disagio giovanile e non, passando per la disabilità. 

Tra gli ospiti dell'evento, egregiamente condotto da Pier Sergio Caltabiano, ideatore dello stesso, che per due giorni ha smesso i consueti panni di direttore della formazione del Cefpas, il regista Giacomo Campiotti, al quale è stato attribuito un premio alla carriera. Campiotti ha diretto, tra gli altri, le tre serie televisive di Braccialetti rossi, e il film Bianca come il latte, rossa come il sangue, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia , proiettato la sera del 2 dicembre nella sala Moncada del Cineteatro Rosso di San Secondo, dove si è svolto il Salus CineFestival. “La malattia, come la morte sono considerate ormai dei tabù. Qui in meridione forse un po’ meno. Ma al Nord essere malati è considerato quasi un disonore. Chi sta male scompare. Ha quasi vergogna di farsi vedere. Come se la malattia fosse una colpa e non parte della vita”. Spiazzati e allo stesso tempo increduli. Così ci hanno lasciati le parole di Giacomo Campiotti. Com’è possibile ci siamo chiesti. Veramente la società si sta arenando verso simili modelli di vita e di sviluppo? Che futuro ci riserva una società con valori di questo tipo? Chi non è in grado di produrre deve scomparire? Essere gettato nella pattumiera del dimenticatoio? “In una società edonista come la nostra abbiamo bisogno di queste storie che parlano di speranza e solidarietà” ha continuato Campiotti -  “La parola cancro è difficile da pronunciare. Le persone, quando si ammalano continuano comunque ad essere persone, siamo noi che li consideriamo malati e a vedere gli ospedali come luoghi dove le vite dei pazienti vengono messe in pausa. Ho considerato l’ospedale come un luogo simile a tanti, con le stesse dinamiche che succedono in qualsiasi altro luogo come in un campeggio. Quel che cambia sapendo di avere un timer sulla propria vita è di vivere con maggiore intensità le esperienze, gli amori, le litigate. Ed è quello, che è piaciuto ai ragazzi”.

Ma il cuore di un festival del cortometraggio, sono i “corti”. Cuerdas, di Pedro Solís García  tra i venti in gara, si è aggiudicato il premio come miglior cortometraggio, “Per aver saputo creare, attraverso il linguaggio della fantasia, un indissolubile legame tra i personaggi che si trasferisce con immediatezza allo spettatore”. Questa la motivazione della giuria tecnica, il cui voto, assieme a quello delle giurie popolari, ne ha decretato la vittoria. Racconto, affidato alla tecnica dell’animazione, del legame tra la piccola Maria e un suo compagno affetto da paralisi celebrale, all’interno di un orfanatrofio.

Un premio speciale è stato assegnato al cortometraggio Non temere, di Marco Calvise che ha conquistato anche il premio per la migliore colonna sonora. Il riconoscimento come migliore attrice è andato ad  Alessia Pellegrini per il cortometraggio “Senza occhi, mani e bocca” ex equo con  Francesco Carnelutti,  protagonista di Non temere e al debuttante Fabio Palmisano protagonista di Mattia sa volare di Alessandro Porzio. Il premio come miglior lungometraggio è stato, invece, assegnato a Disconnect di Henry Alex Rubin “per le problematicità con cui affronta temi cruciali del nostro presente e per la sapienza con cui il regista orchestra una complessa partitura narrativa”.

E Palle di Natale? Di cosa parliamo? Degli adolescenti della pediatria oncologica dell’Istituto tumori di Milano che hanno deciso di scrivere e mettere in musica il loro Natale in corsia, realizzando un video, emozionante e commovente, realizzato da  “Progetto giovani”, che   nel giro di ventiquattro ore ha raggiunto più di un milione  di visualizzazioni, superando, ad oggi, i 10.000.000. La differenza tra la proiezione del montaggio di alcuni frame di Braccialetti rossi, che ha avuto luogo nella stessa serata, e Palle di Natale?  Quella che sancisce il passaggio dalla fiction alla vita vera come sottolineato da Pier Sergio Caltabiano nel ribadire come a volte succeda che sia la realtà ad anticipare la fiction, per poi generare una fiction creata dalla vita. La realtà della malattia vissuta da Samuele Fradella e Viola Borradori, presenti nel video e sul palco del cine teatro Rosso di San Secondo, assieme con Paola Gaggiotti, dell’Istituto tumori di Milano, coordinatrice artistica del progetto. Premiati per il video, sono stati chiarissimi nel passare il loro messaggio. E’ necessario che vengano creati dei centri oncologici mirati per adolescenti, che diano loro la possibilità di una diagnosi precoce e di un trattamento che rispetti il loro essere innanzitutto “Persone”. Non adulti, dunque, ma neanche bambini.

Luigia Carbone, carbone@cefpas.it           

 

 

 

Passeggiata della salute. Anche quest’anno un successo

Caltanissetta, 3 dicembre 2017

Oltre 300  tra ciclisti, podisti, appassionati di sport e cittadini che si sono ritrovati al parco Dubini per la Passeggiata e corsa della salute,  ultimo appuntamento del fitto programma della tappa nissena della terza edizione del “Salus Festival”  promossa dal Cefpas e dall’Assessorato della Salute della regione siciliana grazie alla collaborazione dell’Asp, del Comune, della VI commissione consiliare permanente “Salute”, del Consorzio Universitario, dell’Ufficio scolastico provinciale, del Comitato consultivo dell’Asp, delle associazioni di volontariato e del terzo settore, degli ordini professionali e del Coni.

Una giornata di festa all’insegna dello sport e della convivialità che ancora una volta è servita per veicolare l’importanza dei corretti stili di vita, della sana alimentazione e dell’attività fisica filo conduttore del Salus Festival per promuovere la cultura del benessere e della prevenzione.

A dare il benvenuto  ai partecipanti all’iniziativa il direttore del Cefpas Angelo Lomaglio che  ha dichiarato: “Il bilancio della terza edizione lo si può riscontrare anche da questa passeggiata e corsa della salute che ha visto la partecipazione  di centinaia di bambini, adulti e famiglie. Il messaggio che abbiamo voluto veicolare è che ognuno di noi può far qualcosa per migliorare il benessere delle singole persone e della comunità. Come ricordava il regista Campiotti noi siamo quello che facciamo, che mangiamo, che pensiamo e lo facciamo assieme gli altri”. “Grande partecipazione  - ha proseguito Lomaglio  -  a tutte le attività del Salus dai convegni, ai seminari a ‘Quartieri in salute’ che ha registrato una grande affluenza agli ambulatori medici, agli sportelli formativi e informativi ribadendo che la formula scelta è quella giusta ma che bisogna continuare sulla strada intrapresa. Quartieri in salute avviato con il Salus Festival, voluto dalla  VI commissione consiliare con il supporto dei medici dell’Asp e delle associazioni proseguirà con la collaborazione dell’ enorme rete che si è creata in questi anni proprio perché si può e si deve fare continuare a fare prevenzione e cultura della salute tutto l’anno e non solo nei giorni della manifestazione”.

“La passeggiata e la corsa della salute – ha affermato Giorgio Giordano delegato del Coni  - rappresentano la giusta conclusione del Salus Festival. Il ringraziamento va anche alle federazioni di atletica leggere e di ciclismo che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Oggi è stata una festa che ha visto l’entusiasmo delle persone per questo momento di aggregazione, ben vengano altre manifestazioni simili”.

Hanno aderito all’iniziativa: Us Acli, la Federazione italiana di Atletica leggere, Track Club Master, Marathon Caltanissetta, Imera Family biker, il Team Lombardo corsa, San Luca bikers,  Special bikers, Curri e mangia, il Panathlon Club Caltanissetta, Cuore Chiaro Onlus, Lilt, la Federazione ciclistica italiana e Asd Atletica Caltanissetta.

“Abbiamo coinvolto – ha affermato Attilio Ristagno, coordinatore della passeggiata e della corsa della salute –  tutte le associazioni ciclistiche e podistiche della città e chi è abituato a farsi la classica passeggiata della domenica per questo giorno di festa. Un modo per riappropriarsi del territorio e di questo bellissimo parco. Sono presenti anche tanti bambini, questo è importante perché la promozione della salute inizia con lo stile di vita e l’educazione ai valori e ai sani principi sin da bambini. Ringrazio il Cefpas, l’Asp , la VI commissione e di tutti gli altri che hanno collaborato nel lavoro di squadra”.

Presenti  tra gli altri anche il presidente dell’Associazione “Cuore Chiaro Onlus” Luigi Scarnato per la misurazione della pressione arteriosa, alcuni rappresentanti dell’Associazioni Allattamore e dell’Ipsia “Galileo Galilei”, quest’ultimi  per l’occasione hanno distribuito tra i presenti un opuscolo “Cibo amico…” realizzato nell’ambito del progetto Erasmus “Health we-future guarantee”.

A concludere la mattinata la degustazione del pane cunzato grazie al pane e all’olio offerto dai produttori locali e del vino offerto dalla VI commissione consiliare “Salute”.

                                                                                                                                                                                                                                                                           Annalisa Giunta, addetto stampa Salus Festival 2017

 

 


Al Salus Festival la rete della fertilità

Caltanissetta, 1 dicembre 2017


Promuovere progetti su aspetti che sostengano la fertilità e la procreazione responsabile e al contempo offrire uno spazio di riflessione per avviare percorsi formativi sulla genitorialità, l’educazione all’affettività, la promozione di corretti stili di vita e facilitare il contatto tra la coppia e le strutture dedicate a sostenere la fertilità.

Il Salus Festival ha voluto così voluto dedicate un’intera giornata alla tutela della salute riproduttiva, agli stili di vita e alla promozione della genitorialità – obiettivi perseguiti dalla rete della fertilità istituita formalmente con un protocollo d’intesa lo scorso  22 settembre – con due momenti: uno dedicato ai giovani studenti e uno agli operatori sanitari e alla cittadinanza.

A presentare la rete della fertilità nata su input del sindaco Giovanni Ruvolo anche il direttore del Cefpas Angelo Lomaglio e il direttore generale dell’Asp Carmelo Iacono che hanno siglato il protocollo d’intesa assieme all’Ufficio scolastico, all’Istituto di medicina e biologia della riproduzione, all’Ordine dei medici, la Federazione dei medici di medicina generale, i Pediatri di Libera Scelta Caltanissetta, l’Ordine dei Farmacisti, degli Psicologi, degli Assistenti Sociali della Sicilia, l’Associazione dei Ginecologi Territoriali, l’Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri, la Federazione Collegi Ostetriche, la Rete salute Ambientale e riproduttiva /Eco Food Fertility, l’Hera Onlus, l’Ordine professionale degli Infermieri, Associazione Casa Famiglia Rosetta.

A leggere il messaggio inviato dal Ministro Lorenzin Angelo Lomaglio che ha dichiarato: “Tutelare la salute riproduttiva, incrementare le nascite e promuovere la genitorialità  responsabile l’intento del Salus Festival nell’ottica della cultura del benessere e della prevenzione”

 “Caltanissetta – ha affermato il primo cittadino – è stato il primo capoluogo ad attivare la rete della fertilità mettendo in pratica quanto stabilito dal decreto del ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel maggio del 2015 all’interno del piano della fertilità. Le relazioni intessute in passato hanno consentito di realizzarla in pochissimo e renderla subito operativa. La rete dopo aver elaborato i questionari per gli studenti delle scuole superiori e gli adulti li ha somministrati nelle scuole,  farmacie, ambulatori e consultori per comprendere i bisogni della popolazione. Sui dati ottenuti interverremo per promuovere interventi di prevenzione e diagnosi precoce per curare le malattie dell’apparato riproduttivo, oltre che per intervenire sulle problematiche delle coppie infertili del territorio”.

Preoccupanti i dati sulla natalità emersi durante l’incontro moderato da Letizia Drogo psicologa del Cefpas. In otto anni secondo l’Istat sono nati 100 mila neonati in meno. Il calo, sempre secondo l’istituto di statistica, è attribuibile principalmente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani. Tra i fattori che influenzano il calo di natalità:  la diminuzione delle donne italiane in età riproduttiva e una propensione decrescente ad avere figli, la crisi economica e la diminuzione dei matrimoni. Aumenta il numero delle donne senza figli ma anche il numero di quelle con un solo bimbo, il numero medio di figli per donna è sceso  a 1,34 rispetto a 1,46 nel 2010.

Ad affrontare il tema della salute riproduttiva della coppia, di percorsi diagnostici terapeutici, di rete assistenziale territoriale e di legislazione sulla procreazione medicalmente assistita esperti di livello regionale e nazionale: Antonio Guglielmino presidente nazionale Società italiana di riproduzione umana (Siru), Vincenzo Favilla andologo dell’Unità operativa di Urologia Azienda policlinico di Catania, Maria Paola Costantini avvocato referente nazionale per la Pma Cittadinazattiva, Daniela Anzelmo segretario nazionale Associazione Ginecologi territoriali (Agite), Antonio Colucci dirigente Dasoe Assessorato della Salute regione siciliana, Giuseppe Ettore presidente regionale Associazione ostetrici ginecologici ospedalieri italiani (Aogoi),  Stella Ciarcià segretario provinciale Associazione Ginecologi territoriali (Agite), Salvatore Pasqualetto segretario provinciale Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Mario Gambera presidente associazione Hera onlus e Giovanni D’Ippolito presidente Ordine dei medici di Caltanissetta.

“Non è semplice per il ginecologo – ha affermato Daniela Anzelmo  -  l’approccio diagnostico alle coppie infertili che vivono ansie, paure, frustrazione, sfiducia. Vincere le resistenze della coppia è la sfida, la comunicazione deve essere empatica per evitare delle rivalse. Si parte dall’anamnesi e dalla valutazione dei fattori di rischio dell’infertilità per proseguire con il percorso diagnostico e terapeutico che può essere lungo e costoso. Per affrontare i problemi della fertilità di coppia occorre la partnership tra pazienti, ginecologi, medici di medicina generale e specialisti della fertilità”.

Il segretario nazionale Associazione Ginecologi territoriali (Agite), Daniela Anzelmo, nel suo intervento ha anche illustrato il progetto elaborato dalla rete delle fertilità  di realizzare delle flow-chart, ovvero delle mappe per gli operatori sanitari sui modelli e protocolli assistenziali. Un’altra sarà rivolta agli utenti per quanto attiene alla rete dei servizi a disposizione in caso di problemi sulla salute riproduttiva. Sarà anche avviata un’attività di informazione nelle farmacie, negli ambulatori medici, nei consultori e nei vari punti di aggregazione

“Il nostro contributo alla rete della fertilità – ha affermato Giovanni D’Ippolito – è legato alla formazione dei colleghi medici e di informazione alla cittadinanza sui problemi legati alla fertilità e alla genitorialità responsabile”.                                                                                                                                                                             

Annalisa Giunta, addetto stampa Salus Festival 2017

           

 

 

 

Quartieri in salute. Il Salus Festival che non ha fine

Caltanissetta, dicembre 2017 – gennaio 2018


Riconoscere i comportamenti pericolosi  e le pratiche da evitare, conoscere le tecniche di primo soccorso e come attivare i sistemi di emergenza con questo intento gli operatori della centrale operativa del 118, guidata da Giuseppe Misuraca,  hanno tenuto, sabato 2 dicembre a partire dalle ore 9,30 una lezione gratuita rivolta ai genitori e ai bambini delle quarte e quinte elementare e delle prime medie  all’Istituto Vittorio Veneto dove è stato allestito “Quartieri in salute”.

Un’occasione per i più piccoli per vedere da vicino l’ambulanza e conoscere  il ruolo che quotidianamente gli operatori del 118 svolgono nelle emergenze sanitarie.

Stop agli ambulatori e alle visite gratuite che hanno registrato  una grande affluenza da parte della popolazione in attesa che l’esperienza di “Quartieri in salute”, l’iniziativa di prossimità voluta della VI commissione comunale in sinergia con l’Asp e il Cefpas, venga ripetuta a gennaio in un altro degli otto quartieri individuati.  Resteranno allestiti i banchetti informativi delle associazioni: Allattamore, Admo (Associazione donatori midollo osseo), Aid (Associazione italiana dislessia), Aipd (Associazione italiana persone down), Aistom (Associazione italiana stomizzati), Avis (Associazione italiana volontari del sangue), Caritas, Casa delle Culture, Centro antiviolenza Galatea, Consorzio Italiano Riabilitazione, Fidas, Euroform, Inps e Inail, Progetto Luna, Protezione Civile, Rete della fertilità, Associazione italiana celiachia, Unione italiana ciechi e 118.

Annalisa Giunta, addetto stampa Salus Festival 2017

 

 


 

 

           

 

 

 


 

 

 

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