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Cefpas FlashNews 25 settembre 2019

 
Servizio Comunicazione CEFPAS
Cefpas FlashNews 25 settembre 2019
di Servizio Comunicazione CEFPAS - mercoledì, 25 settembre 2019, 19:37
 
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Cefpas FlashNews  25 settembre 2019


Il Cefpas alla 12th European Public Health Conference “Building bridges for solidarity and Public Health”, Marsiglia


flyer conferenza internazionale

Dal 20 al 23 Novembre 2019 si svolgerà a Marsiglia la dodicesima conferenza europea di salute pubblica, un’occasione per costruire “nuovi ponti” e lavorare insieme tra comunità di salute pubblica in Europa ed Africa.

L’evento darà la possibilità di immaginare soluzioni a problemi/minacce globali quali: cambiamenti climatici, infezioni emergenti, malattie non trasmissibili etc. con un particolare focus su immigrazione e sanità digitale. Su circa 2.000 abstracts relativi a progetti presentati e valutati dalla Commissione internazionale, tre sono firmati CEFPAS e saranno presentati alla conferenza nella sessione “poster display”. Il nostro Centro, che ha già partecipato in passato come presenter alle precedenti edizioni e ad altre iniziative simili organizzate da scuole di sanità pubblica europee e internazionali, porterà a Marsiglia i poster relativi alle ricerche e ai progetti europei:

1)Improving the operational skills of the health personnel working in the emergency departments. A useful tool to give concrete answers to EU policies on patients’ safety and to create new working opportunities (Arnone R, Romano G, Skinner J, Watt S, Poenicke C, Hoostergard D, Chiaramonte G.)

2)The role of Emotional Intelligence in health care professionals burnout (Arnone R, Cascio M I, Parenti I)

3)Nursing community 2.0: a method to promote online collaborative learning  (Arnone R, Cascio M I, Parenti I, Catino A, Botta V, Zoda M L)

Per informazioni, è possibile collegarsi alla pagine https://ephconference.eu/

Roberta Arnone, arnone@cefpas.it

 


L’allattamento al seno al centro del programma di prevenzione dell’assessorato: un successo il primo convegno regionale a Siracusa 


palazzo vermexio - convegno allattamento

È chiaro il messaggio di salute dell’assessore Ruggero Razza al primo convegno regionale siciliano per la promozione  dell’allattamento al seno organizzato a Siracusa  dall'Assessorato alla Salute e dal DASOE (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) nell'ambito del Piano Regionale per la Prevenzione 2014-2019: “Ci siamo rivolti direttamente alle mamme e a tutto il personale che quotidianamente lavora nell’ambito della neonatologia, con l’obiettivo di proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento come priorità di salute pubblica. assessore razzaVogliamo incrementare il numero dei bambini allattati al seno in modo esclusivo fino al sesto mese di vita. Devo ammettere che la strada che all'inizio appariva ripidissima, oggi appare un po' più facile, ma sappiamo che è ancora lunga”. Unanime il dato degli esperti del ministero: solo il 37% delle donne allatta esclusivamente al seno e l’11% fuma dopo il parto. In Sicilia, soltanto il 34% delle mamme allatta esclusivamente al seno dopo essere rientrata dalla degenza ospedaliera e nelle settimane successive, raggiungendo il 20% quando il bimbo compie i 6 mesi. “I dati epidemiologici disegnano scenari al momento non soddisfacenti – afferma la dirigente generale del DASOE Maria Letizia Di Liberti - ma il nostro è un punto di partenza: la Sicilia è ultima nella classifica delle regioni nell’ambito della prevalenza dell’allattamento al seno in modo esclusivo. Possiamo solo crescere. Abbiamo già emanato una circolare recepita in modo soddisfacente dalle direzioni generali delle aziende sanitario ospedalere che prevede l’adozione di una metodologia per la promozione dell’allattamento al seno esclusivo nei reparti materno infantili e nei consultori. Tutte le aziende hanno recepito e abbiamo iniziato la formazione agli operatori dei reparti, con la collaborazione del CEFPAS e dell’Istituto Superiore di Sanità". 

Dirigente Generale DASOE

"La formazione è importante  - ha continuato la dott.ssa Di Liberti - perché chi deve comunicare deve sapere cosa e come comunicarlo e per questo abbiamo iniziato dalla formazione degli operatori. La sensibilizzazione è importante quanto l’entusiasmo. Il primo approccio con le mamme ha fatto rilevare anche i primi miglioramenti. La direzione intrapresa è giusta, completeremo la formazione territoriale entro il 2019 e poi, in seno al tavolo tecnico sulla promozione dell’allattamento al seno la cui azione di estende anche ai primi periodi di vita del neonato, stabiliremo le ulteriori attività, in coerenza con il piano nazionale della prevenzione da cui scaturirà il piano regionale. Ed è sulla scia dei dati che programmeremo il nostro piano regionale di prevenzione. Perché noi ci crediamo”.

Lo studio di coorte realizzato su un campione di 1055 donne residenti in Sicilia che hanno partorito tra aprile e luglio 2017, realizzato nell’ ambito del Master universitario di II livello Prospect organizzato dal CEFPAS e promosso dal DASOE in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha rilevato una bassa prevalenza dell’allattamento esclusivo: la cosiddetta “formula” artificiale viene impiegata anche durante la degenza ospedaliera e prescritta ad oltre il 40% dei neonati normopeso e questo ha un effetto sul decremento della prevalenza dell’allattamento al seno nei successivi sei mesi.

dirigenteIl successo della giornata di oggi consiste nel confronto tra attori sanitari, mamme ed esperti per avviare sinergie utili – afferma Daniela Segreto Dirigente del Servizio 5 Promozione della Salute e Comunicazione DASOE – nella seconda sessione di questo convegno presentiamo le azioni messe in campo dall’Assessorato regionale: decreti, linee guida e percorsi di formazione. Faremo un monitoraggio sulle aziende sanitarie per comprendere il livello di adesione della policy aziendale alle indicazioni assessoriali  - continua la dott.ssa Segreto - e stiamo dando grande spazio alle campagne di comunicazione perché i dati epidemiologici ci hanno mostrato che in Sicilia esiste un problema culturale legato all’adozione dell’allattamento al seno. Per questo, è importante che alle mamme giunga il messaggio che l’allattamento non è fondamentale solo ai fini dell'attaccamento ma è anche la prima e più importante misura di prevenzione per la salute del bambino”.

Al convegno, aperto dai saluti del sindaco aretuseo Francesco Italia e del direttore generale dell'Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, anche Riccardo Davanzo, presidente del Tavolo tecnico operativo interdisciplinare per l'allattamento al seno del Ministero e Gaetana Ferri, direttrice generale del Dipartimento per l'Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute.

Valentina C. Botta, botta@cefpas.it  - Fonte dei dati: www.costruiresalute.it 

 

Allattamento in emergenza: intervista a Gaetana Ferri 


Dott.ssa Ferri

L’allattamento al seno è fondamentale sempre, così come ampiamente dimostrato dagli studi sul microbiota umano e dalle evidenze epigenetiche. E rappresenta un vero e proprio "dispositivo di protezione" madre-figlio in condizioni di emergenza. Ecco perché il documento del TAS  - Tavolo Tecnico Operativo interdisciplinare per la promozione dell'allattamento al seno  - pubblicato sul sito del ministero della salute non lascia spazio a dubbi: “madri e bambini in emergenza sono uno dei gruppi più vulnerabili perché presentano bisogni specifici, ai quali è necessario rispondere con immediatezza in modo adeguato. In  queste  situazioni  l’allattamento  rappresenta un  concreto  riferimento  nutrizionale  ed  aumenta  la sicurezza del bambino e della madre”. E ancora: “gli ormoni della lattazione (in particolare la prolattina) rilasciati durante la suzione al seno aiutano la madre a gestire ansia e stress. Il rilascio di ossitocina stimolata dalla suzione al seno contraendo l’utero riduce il rischio di emorragia post-partum, effetto particolarmente prezioso, nel caso di parto nelle emergenze”.

Ne abbiamo parlato con Gaetana Ferri direttrice generale del Dipartimento per l'Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, nel corso della prima conferenza per la promozione dell’allattamento al seno, svoltasi il 20 settembre a Siracusa. “Il documento – ha detto la dott.ssa Ferri – nasce dalla sensibilità delle popolazioni colpite dai più recenti eventi sismici. Le donne a fine gravidanza o che avevano partorito subito dopo l’evento sismico, hanno riferito notevoli difficoltà ad allattare al seno in condizioni post terremoto. Ecco perché il Tavolo Tecnico Operativo interdisciplinare per la promozione dell'allattamento al seno (TAS) ha sviluppato linee guida che coinvolgono anche il Dipartimento di protezione Civile, tra i redattori del documento, per consentire a queste donne di potere continuare l’allattamento nel futuro o anche solo di poterlo proseguire nel post evento emergenziale. Le raccomandazioni sono rivolte agli operatori sanitari e della Protezione Civile per sostenere e aiutare le mamme e le famiglie, soprattutto in condizioni di stress, fattore predittivo del mantenimento dell’allattamento al seno”. Un altro passaggio interessante del documento, che prevede raccomandazioni da adottare sia nella fase preparatoria sia sul luogo del disastro, fa riferimento alla mancanza di acqua potabile nel corso delle emergenze e dell’adozione dell’allattamento esclusivo come salvavita per il neonato. “Creare le banche del latte  - aggiunge la dott.ssa Ferri – è fondamentale in emergenza e in condizioni estreme. L’invito è di sensibilizzare ad avviare meccanismi per agevolare una pratica benefica per mamme e bambini; il primo ed unico ad oggi progetto italiano riguarda l’ISS e Save the Chilren. L’auspicio è che l’allattamento sia sempre praticabile, soprattutto in condizioni di emergenza”.

Valentina C. Botta, botta@cefpas.it

 http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2830_allegato.pdf



Gestire le emergenze extraospedaliere. Il corso al Cemedis per i medici mest


equipeAffrontare la gestione delle emergenze ostetriche nel soccorso preospedaliero “Mai per la prima volta sul paziente”. È questo il leit motiv del corso in fase di realizzazione al CEMEDIS, il centro mediterraneo per la simulazione in medicina d’emergenza urgenza del CEFPAS rivolto ai medici MEST che hanno superato con successo le tre edizioni dei precedenti corsi mest 2017-2018 e che abbiano manifestato il loro interesse per il tema. Responsabile Scientifico il dott. L. Calderone, medico anestesista dell’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo; tra i docenti A.C. Cannizzaro, D. Colombo, G. Ferrante e V. Rosella, Ospedale Buccheri la Ferla di Palermo e A. Ferruzza, Asp di Palermo.

La riduzione dei controlli medici e strumentali durante la gravidanza, per motivi sia socioeconomici che culturali, ha comportato - si legge nelle premesse del programma del corso ECM di 8 ore - un aumento delle richieste alle centrali operative e agli operatori del 118 relativamente alla gestione delle emergenze ostetriche in ambito extra e preospedaliero.

A tal fine, il Cefpas ha effettuato una ricognizione tra i partecipanti ai corsi MEST 1 – 2 - 3 realizzati nell’annualità 2017-2018, per rispondere ai bisogni di formazione sul tema delle emergenze ostetriche e per integrare il percorso didattico relativo al programma regionale originale. Il corso Emergenze ostetriche nel soccorso preospedaliero ha l’obiettivo di formare i medici MEST attraverso fasi di formazione frontale e fasi di addestramento con modelli inanimati e simulatori per valutare e consolidare l’apprendimento e le abilità di gestione dell’emergenza ostetrica in equipe. partoSempre più spesso si verificano situazioni in cui i medici che si occupano di emergenza territoriale si debbano occupare di gestire parti in contesti extraospedalieri – ha confermato il dott. Calderone – la cui difficoltà non nasce dalla fisiologia del parto, evento che da sempre avviene a casa, ma nell’occorrenza dell’evento patologico ed è lì che i medici devono riconoscere il rischio o il pericolo, stabilizzare il paziente e decidere se recarsi al primo pronto soccorso o eseguire le manovre salvavita per la stabilizzazione della madre garantendo il nascituro. Anche il bambino che nasce ha bisogno di assistenza  - ha detto Calderone - ed è per questo che nel corso delle attività di oggi abbiamo inserito anche contenuti a questo riguardo. Accade sempre più frequentemente, ricordiamo i recenti episodi ad Agrigento e allo Zen di Palermo, perché sempre più spesso, la distanza tra la residenza e il punto nascita e la prevalenza di motivazioni di tipo socio culturale conducono ad una scarsa medicalizzazione delle partorienti, nel senso che le donne che devono partorire si fanno assistere sempre meno dagli operatori sanitari. In quanto alla formazione – ha concluso Calderone - auspichiamo presto un tavolo tecnico che possa standardizzare procedure e skills tecniche degli operatori dell’emergenza territoriale per la gestione delle emergenze ostetriche in ambiti preospedalieri. Nel frattempo, la formazione è fondamentale: ci siamo accorti che le chiamate alle centrali operative del 118 sempre più spesso riguardano questi casi. Le principali emergenze sono i parti precipitosi e le patologie inerenti alla gravidanza che vengono sottovalutate e poi esplodono  - come la preeclampsia comunemente chiamata gestosi, nel contesto del parto”. 

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Il CEFPAS alla conferenza "La rete di sostegno allattamento"


Il CEFPAS sarà presente alla conferenza LA RETE DI SOSTEGNO ALL’ALLATTAMENTO che si terrà a Caltanissetta il 2 ottobre 2019 presso l’aula magna del Consorzio Università Caltanissetta nell’ambito della Settimana Mondiale per l’Allattamento “SAM 2019”. Previsti i saluti della Direzione dell’ASP nissena, del Presidente del Consorzio universitario, del direttore del CEFPAS e del presidente del polo universitario di Caltanissetta e del presidente dell’associazione AGITE. Al termine del convegno ch prevede gli interventi di  numerosi esperti la tavola rotonda alla presenza della dott.ssa Daniela Segreto Dirigente del Servizio 5 del DASOE. Di seguito il programma.

Locandina

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Valorizzare il capitale umano: al via la seconda edizione dell’Executive Master in RISK COMMUNICATION MANAGEMENT


trinchero"La sicurezza nell'assistenza sanitaria è un obiettivo in movimento" (C. Vincent). Per questo è stata Elisabetta Trinchero, esperta nazionale sui temi del rischio clinico e ricercatrice SDA Bocconi di Milano, ad aprire oggi 25 settembre la seconda edizione dell’executive master in "RISK COMMUNICATION MANAGEMENT” organizzato dal CEFPAS, che proseguirà fino a maggio 2020 con l’obiettivo di creare sinergie fra addetti stampa aziendali, direttori di struttura semplice e complessa, operatori sanitari e risk manager per la gestione della comunicazione del rischio e della crisi in sanità. "Mai come oggi  - ha sottolineato la prof.ssa Trinchero - bisogna valorizzare il capitale psicologico delle persone e la cultura della sicurezza, ovvero i valori, le convinzioni, i comportamenti, le percezioni. E' l'organizzazione che istruisce per adeguare gli obiettivi individuali alla cultura della sicurezza aziendale, al di là di qualsiasi sistema premiante la cui efficacia è assai dubbia. Per questo motivo, la cultura della sicurezza va affrontata sia sul piano individuale quanto su quello organizzativo". 

Promossa alla seconda edizione anche la squadra dei docenti che ha supportato l'architettura didattica dell'executve master nella precedente: Tommaso Mannone Responsabile Scientifico dell’Executive Master, Risk Manager dell’A.O.O.R. Villa Sofia - Cervello di   Palermo, già componente del Nucleo Tecnico per l’Health Technology Assessment (HTA) Regione Sicilia, è attualmente componente dei Gruppi di lavoro Regionale (Regione Sicilia) sulla mortalità perinatale e sulla mortalità materna, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità; Domenico Colimberti esperto di progettazione e gestione della qualità delle attività assistenziali. Docente di "Promozione della qualità delle attività assistenziali" presso la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Palermo. Referente di Slow Medicine ("Punto Slow") per la tommaso mannoneRegione Siciliana; Tiziano Trevisan Responsabile Comunicazione del Dipartimento di emergenza e Centrale Unica del Soccorso della Azienda Usl Valle d'Aosta, Portavoce del Comitato di  Pilotaggio della Centrale Unica del Soccorso della Valle d’Aosta. Consigliere nazionale dell’Associazione italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale e corresponsabile della Commissione sanità e salute, autore di un manuale sulla comunicazione di Crisi in Sanità; Donatella Galliano psicologa, specialista in psicoterapia sistemico relazionale di comunità e ipnosi, Dirigente psicologo Asl 1 Cuneo, presidentessa della Federazione nazionale e della sezione cuneese della Federazione Nazionale Psicologi per i Popoli specializzata in interventi in emergenza, maxi-emergenza, psicotraumatologia e nell’assistenza umanitaria, insignita dal Presidente Mattarella del premio per l’impegno nel corso degli interventi a Rigopiano (2017); Paolo Oppedisano Ingegnere biomedico, docente a contratto presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Dal 2007 si occupa di innovazione organizzativa, sistemi di gestione per la qualità e rischio clinico presso l’Unità Qualità e Accreditamento del Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma. Consulente per il Ministero degli Affari Esteri, ha effettuato missioni presso la Repubblica Popolare Cinese per il potenziamento tecnologico ed organizzativo del sistema sanitario delle Regione del Sichuan. Sarà per la prima volta nel team dei docenti dell'Executive Master Elisa Ventura Spagnolo ricercatrice, medico legale presso la Sezione di Medicina Legale del Dipartimento di Biomorfologie Mediche e Forensi – Università degli Studi di Palermo.

Valentina C. Bottabotta@cefpas.it

 


 

 


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